stampa evanescente
Alti Valori lire 3.000 – varietà senza colore verde oliva
Alti Valori lire 3.000 – la varietà senza colore verde oliva dello stemma e dei segmenti di egual colore
Nicola Luciano Cipriani (perito filatelico) con la collaborazione di Nino D’Aponte
Introduzione
Diversi anni or sono in un lotto di mazzette degli Alti Valori trovai una striscia orizzontale di tre esemplari del 3.000 lire e, a colpo d’occhio, ebbi la sensazione che qualcosa non tornasse, guardai con più attenzione con una lente 10x e notai la mancanza dello stemma; solo qualche momento dopo notai anche l’assenza dei segmenti orizzontali dello stesso colore verde oliva (figura 1).

Figura 1 – Striscia di tre della quale i primi due esemplari a sinistra sono francobolli tipo, quello a destra è la varietà senza stemma.
Controllai il catalogo Sassone Specializzato e al n. 1274Ah lessi la varietà “Senza la stampa dello stemma (*)”. Il simbolo (*) riportava alla nota che tutte le varietà con tale simbolo non sono state vendute agli uffici postali. Inutile dire che rimasi un po’ sorpreso. Non avendo mai visto sul mercato filatelico questa varietà allo stato di nuovo e non conoscendone nemmeno i quantitativi ritrovati, misi la mia striscia nel classificatore delle varietà e rimasi perplesso sulla frase riportata in nota esplosa dalla striscia usata che avevo tra le mani. Che l’annullo fosse autentico, benché poco leggibile, non ci sono assolutamente dubbi… lasciai la striscia nel classificatore e lì è rimasta per diversi anni.
Recentemente mi è capitato di trovare un bollettino pacchi spedito il 16.5.88 ed affrancato con un altro esemplare della stessa varietà (figura 2).

Figura 2 – Varietà senza stemma e segmenti di ugual colore nel riquadro basso. Su bollettino pacchi del 16.5.88.
In questo caso la varietà è accompagnata da un altro esemplare nel quale lo stemma si poteva intravedere, ma era chiaramente evanescente (figura 3).

Fivgura 3 – Varietà stemma e segmenti di ugual colore nel riquadro basso evanescenti. Esemplare appartenente della stessa affrancatura dell’esemplare di figura 2.
Peccato che i due esemplari siano staccati, non è plausibile pensare che in origine la coppia sia stata verticale, più probabile orizzontale, ma è solo un’ipotesi. Questa seconda varietà non è catalogata e può essere anche comprensibile viste le notevoli variazioni di inchiostrazione sui francobolli ordinari. C’è da dire però che proprio la stampa evanescente mi ha stimolato verso due direzioni di analisi: da una parte comunicare che dopo due ritrovamenti sarebbe opportuno apportare sul catalogo le dovute correzioni, dall’altra trattare l’argomento con la varietà accessoria della evanescenza.
Da precisare che mentre la striscia di tre esemplari ha un timbro quasi illeggibile, si ricava solo l’ufficio postale (Piazza Verdi) ma non la località e nemmeno la data, sul bollettino pacchi invece si legge bene, l’ufficio di partenza è “Torino Centro Mecc. Pacchi Vanchiglia S” con data 16.5.88. La varietà quindi è da associare alle tirature in mini fogli da 20 esemplari.
Analisi delle immagini della mancanza di colore
Innanzitutto va specificato che la varietà senza stemma sia meglio descritta aggiungendo anche l’assenza dei semi segmenti orizzontali dello stesso colore presenti sotto lo stemma in corrispondenza del grigliato nel quale è leggibile la cifra del valore. Con tale correzione, la dizione corretta diventerebbe “colore verde oliva dello stemma e dei semi segmenti sottostanti mancante” o, se si preferisce “colore verde oliva mancante” che mi sembra possa essere sufficientemente telegrafica ed adatta ad un catalogo. Le due frasi, qualsivoglia, indicano che siamo di fronte ad un colore mancante che interessa l’intero francobollo e non solo una sua parte. Peccato che non se ne conosca la posizione sul mini foglio e nemmeno quanti esemplari con la varietà. E’ possibile comunque che ne siano stati interessati più minifogli.
La prima analisi da fare è il confronto tra i due esemplari della varietà (figura 4) i colori sono un po’ falsati dal sistema di immissione nel sito.

Figura 4 – Varietà stemma e segmenti di ugual colore nel riquadro basso mancanti. A sinistra l’esemplare della striscia di tre.
Nell’immagine a sinistra è riprodotto il particolare della striscia di tre e a destra il singolo su bollettino pacchi. Come si può notare, lo stemma è evidenziato dalla curva sinistra della foglia di ulivo nella sua posizione convessa più a sinistra, evidente per un’invasione molto parziale del blu della testina verso lo stemma. Si tratta di un fenomeno molto comune nei francobolli calcografici. Altra cosa da tenere presente è che la testina, lo stemma e i segmenti orizzontali bicolori del rettangolo inferiore sono stampati con il primo dei due passaggi della carta sul cilindro, quindi la mancanza dell’inchiostro verde oliva è pertinente del primo passaggio di stampa. La seconda cosa evidente è il differente registro tra la stampa dei due passaggi, infatti la linea curva della foglia di ulivo è sincrona con la stampa del rettangolo che racchiude anche la testina, di questo rettangolo sono visibili i due segmenti blu in alto e in basso alla scritta tremila in lettere. Questo è evidente nell’esemplare singolo, mentre in quello della striscia il segmento alto è aderente alla cornice mentre in basso interseca appena il piede della M di tremila; di conseguenza, nel rettangolo inferiore, risultano fuori registro i segmenti blu orizzontali rispetto a quelli verdi e rossi verticali. Semplificando, l’esemplare della striscia ha i due passaggi di stampa leggermente fuori registro. Altra differenza è la diversa intensità dell’invasione del blu della testina verso la posizione del verde oliva che non c’è. Infatti nel particolare di destra la linea curva blu è più lunga e si vede anche la puntina della foglia più bassa tant’è che anche i segmenti blu del rettangolo sono più lunghi verso destra rispetto all’esemplare della striscia. La stessa considerazione vale anche per i segmenti orizzontali del rettangolo inferiore. Queste osservazioni potrebbero far pensare che le due varietà possano appartenere a due differenti lotti di stampa, ma non si può essere certi in quanto anche nello stesso lotto si possono avere piccole differenze di registro dovute a varie cause ed in particolare alle ripartenze dopo momentanei fermo macchina che durante la stampa sono possibili e causati da motivi vari.
Un’altra interessante osservazione è la posizione della varietà sui mini fogli. Dalla striscia si ricava che la posizione della varietà può essere nelle colonne 3a, 4a o 5a, quindi posizionata nella metà destra del mini foglio; molto probabilmente è spostata sulla colonna 5, adiacente al bordo di foglio destro, ma non è noto se le colonne interessate sono una sola o più. Normalmente difetti di questo tipo occupano posizioni periferiche del foglio, anche se non è una norma fissa.
Analisi delle immagini della evanescenza del colore
La presenza del secondo esemplare su bollettino pacchi, quello con il verde oliva evanescente, mi ha fatto riprendere il classificatore con le piccole varietà ed ho trovato alcuni esemplari, anche loro messi lì da anni e quasi dimenticati. Nella figura 5 sono riportati alcuni valori nei quali il lato destro del riquadro che contiene lo stemma si presenta in vario modo evanescente, questa sembra essere il primo stadio dell’evanescenza del verde.

Figura 5 – Dall’alto: il 1° esemplare è un francobollo tipo stemma di colore verde oliva nitido.
il 2° – Stemma con invasione blu a sinistra, colore verde oliva con inizi di evanescenza del lato destro del riquadro.
il 3° – Stemma con invasione blu a sinistra, colore verde oliva con inizi di evanescenza del lato destro del riquadro.
il 4° – Stemma di colore verde oliva con inizi di evane-scenza del lato destro del riquadro e di una piccola parte dello stemma.
il 5° – Stemma di colore verde oliva con inizi di evane-scenza del lato destro del riquadro.
Il primo esemplare in alto è un francobollo tipo con riquadro senza alcun difetto. Di questi esemplari uno solo ha la data leggibile ed è il 1991. Un altro stadio della evanescenza è quando inizia ad essere interessato direttamente lo stemma (figura 6), nella figura inizia a mancare colore anche nella parte destra dello stemma, ma siamo ancora nelle fasi inziali e queste mancanze appena evidenti non costituiscono ancora la varietà.

Figura 6 – Stemma di colore verde oliva con inizi di evanescenza del lato destro del riquadro e di una parte dello stemma. Si tyratta di deboli tracce dell’evanescenza che non sono definibili varietà.
Nel 1991 è iniziata la stampa dei fogli da 50 ma i mini fogli erano venduti ad esaurimento e le nuove richieste venivano evase con i fogli da 50 al nord mentre le giacenze dei fratelli minori furono distribuite al centro-sud. A me è capitato di acquistare un mini foglio da 2.000 lire nel 1992 in provincia di Benevento. Questo per dire che nel meridione l’uso di questi francobolli è sicuramente arrivato fino al 1993, come vedremo più avanti. Ad ogni modo quanto presentato nelle figure 5 e 6 non sono ancora da considerare varietà, in quanto l’inchiostro evanescente deve essere molto debole e macroscopicamente ben differente dall’originale. Di nessuna importanza anche l’invasione minima del blu sul lato sinistra dello stemma. Vedremo più avanti un esempio più interessante.
Nella successiva figura 7 mostro cinque esemplari con una doppia varietà: blu che sostituisce il verde dello stemma e verde oliva evanescente.

Figura 7 – Cinque esemplari usati tra aprile e maggio 1993 in ordine cronologico, tutti provenienti dalla provincia di Salerno e con la stessa identica varietà: invasione importante (circa 65%) del blu verso lo stemma verde oliva, quest’ultimo con palese evanescenza visibile anche nei segmenti orizzontali dove il blu si ferma alla stessa invasione visibile nello stemma (Coll. D’Aponte).
Questa varietà mostra bene lo stemma di diverso colore a causa del blu che lo invade per circa 2/3, come pure evidente è l’evanescenza del verde nel restante terzo di destra. I 5 esemplari sono stati usati in provincia di Salerno tra aprile e maggio 1993. Il caso degli esemplari salernitani andrebbe realmente catalogato come “colore verde oliva evanescente”, oltre naturalmente al cambio cromatico di buona parte dello stemma. La stessa osservazione vale per i segmenti del rettangolo sottostante in cui il reticolato di linee orizzontali e verticali mostra l’invasione del blu verso destra con la stessa entità vista per lo stemma. I segmenti orizzontali verde oliva sono molto poco visibili tanto che il settore verde smeraldo in corrispondenza dell’ultimo zero di 3.000 ha ben evidenti i segmenti verticali mentre quelli orizzontali sono poco visibili tanto che il suo aspetto non è proprio quello di un grigliato. L’evanescenza mostrata in figura 7 è il tipico aspetto della quasi totale mancanza di colore ed è questa lo stato classificabile come varietà.
Conclusioni
Mi auguro che questo articolo abbia contribuito a fare chiarezza in merito a questa varietà sia per il suo riconoscimento da parte dei meno specializzati, sia per i collezionisti di varietà interessati ad arricchire la propria collezione, sia, non ultimi, per gli operatori dei cataloghi affinché vengano apportati gli aggiustamenti necessari per il corretto orientamento di tutti i collezionisti.